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Realizzato il progetto “sviluppo rurale partecipativo nella comunità di bongor; dall’economia di sussistenza a quella di mercato”

Realizzato il progetto “Sviluppo rurale partecipativo nella comunità di Bongor; dall’economia di sussistenza a quella di mercato”. Progetto sostenuto con i fondi otto per mille della Chiesa Valdese (Unione delle chiese metodiste e valdesi)

Il progetto ha avuto come obiettivo generale quello di ridurre i fattori locali di povertà e di migliorare le opportunità economiche della popolazione rurale del distretto di Bongor, nel Ciad meridionale, occupandosi principalmente di offrire formazione tecnica e possibilità di occupazione per 10 uomini e 15 donne in iniziative agricole volte a superare le produzioni di mera sussistenza.

Sono state studiate le differenti organizzazioni di lavoro possibili, le produzioni e le tecniche produttive più accettabili e meglio rispondenti alla dimensione simbolica, normativa e strumentale presenti nel contesto di intervento. In tale quadro l’obiettivo specifico il progetto ha moltiplicato le opportunità occupazionali di 25 persone, appartenenti a diversi gruppi familiari locali del distretto di Bongor, favorendone l’accesso al lavoro e valorizzando le competenze tecniche e imprenditoriali nel settore agro zootecnico, generando forme ripetibili di auto-sviluppo sostenibile e duraturo nella regione promuovendo inoltre l’emancipazione delle donne.

Il programma si poneva fin dall’inizio come obiettivo principale quello di trovare soluzioni alternative e integrate che facessero acquistare consapevolezza del territorio e nello specifico del mondo rurale, non considerandolo più come una risorsa di mera sussistenza ma un vero soggetto economico e dinamico, fonte di sviluppo.

Nel mondo rurale è stato possibile promuovere equilibri socio-economici virtuosi, capaci di dare stabilità al sistema. In un contesto definibile di agricoltura solidale, si è cercato di coinvolgere i diversi attori rurali, ossia gruppi familiari e comunità locali, supportandoli e formandoli adeguatamente al fine di renderli indipendenti economicamente e capaci di elaborare una propria visione di sviluppo. Questo perché possano essi stessi decidere autonomamente tra le diverse opportunità strategiche presenti nello scenario territoriale in cui operano.

La strategia d’azione ha utilizzato tecnologie a basso impatto ambientale e adatte al contesto materiale e l’implementazione di una serie di azioni atte a contrastare i principali fattori che ostacolano lo sviluppo della regione.

I risultati raggiunti possono essere così sintetizzati:

  • sostegno all’avvio di attività di funzionamento sinergiche e complementari fra il GRAZ e il CPE per l’attuazione coordinata del servizio di assistenza tecnica ed economica alle aziende, ricerca, formazione, produzione e commercializzazione;
  • formazione tecnica curata dalla Libre Université d’Études Agro-zootechniques e dall’impresa Bio Energy Guspini di 15 allevatrici e 10 agricoltori;
  • incremento produttivo degli allevamenti di Bassa-Corte familiari e promozione di iniziative produttive nella regione, riguardanti gli allevamenti avicoli professionali;
  • incremento delle produzioni irrigue a carattere industriale (arachide, mais, sorgo, orticole e frutticole) della regione;
  • rafforzamento degli attori locali statali e non-statali componenti della società civile.

Locandina Presentazione Progetto (Novembre 2014) 

Locandina Tavola Rotonda (Dicembre 2015)

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